DETRAZIONI FISCALI
Lo strumento principale per favorire interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico negli edifici è la Detrazione Fiscale. La Detrazione rappresenta il metodo più efficace per diverse ragioni: è di semplice applicazione, bisogna avere capienza fiscale, ovvero tasse da pagare, avorisce l’emersione del lavoro nero ed ha un effetto di leva positiva anche sulle casse dello Stato. In particolare questo aspetto è stato evidenziato da uno studio congiunto tra il Centro Studi della CNA e CRESME, il principale Centro Studi del settore, che ha evidenziato come le Detrazioni, se confermate e rese stabili, hanno effetto positivo anche sugli incassi dello Stato. Lo Studio è disponibile e visionabile anche sul sito della CNA, www.mo.cna.it.
A questo punto spieghiamo cosa sono, come funzionano e quando si applicano le detrazioni. Innanzitutto una detrazione è un importo che va a diminuire l’imposta da versare per il cittadino o l’impresa, una volta che questa è stata determinata. L’importo della spesa sostenuta e appunto detraibile viene portata in diminuzione della imposta come determinata in base ai redditi dichiarati.
Nel caso in questione poi le percentuali che stabiliscono l’importo da portare in detrazione sono importanti e sono state confermate e innalzate dal recente DL 63 fino al 31 dicembre 2014, con l’eccezione degli interventi nei condomini, che data la complessità hanno ulteriori sei mesi, quindi fino al 30 giugno 2015, per sfruttare la Detrazione per l’efficienza energetica:
• 50% su interventi di ristrutturazione edile fino ad un importo massimo di spesa di euro 96.000
(nell’ipotesi massima euro 48.000 da detrarre in 10 rate annuali, quindi sempre nell’ipotesi euro 4.800 annue);
• 65% per gli interventi di efficienza energetica con diversi importi massimali a seconda dell’intervento, che vedremo, sempre in 10 rate annuali. Un’importante differenza da sottolineare
tra le due Detrazioni riguarda gli edifici esistenti che possono fruire dell’agevolazione:
• per l’efficienza, l’attuale 65%, sono sia i residenziali sia i produttivi;
• per le ristrutturazioni, il 50%, possono goderne solo gli edifici ad uso abitativo.
Passando alla Detrazione del50% ricordiamo che questa compete solo per interventi sugli edifici
residenziali e riguarda tutti quegli interventi che ricadono nell’ambito del recupero del patrimonio edilizio. È stato confermato l’innalzamento delle detrazione al 50%, anziché al 36%, percentuale a cui si ritornerà dal 1° gennaio 2014, anche se a differenza della detrazione sul risparmio energetico questa è stata resa stabile, garantendo quella certezza che resta una delle più importanti necessità del mondo delle imprese: avere certezza e chiarezza normativa. Altra novità da segnalare sempre di questa recente norma, è la possibilità di affiancare alla detrazione per le ristrutturazioni la stessa percentuale, 50%, di detrazione per l’acquisto di mobili per un importo massimo di euro 10.000, aggiuntivi rispetto ai 96.000, a cui in sede di conversione sono stati aggiunte anche le spese per l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+.
Come beneficiare del bonus I pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale “parlante” conservando le ricevute per eventuali richieste degli uffici finanziari.
Nella dichiarazione dei redditi occorre indicare i dati catastali dell’immobile. La detrazione del 50% non è cumulabile con quella del 65% per interventi di riqualificazione energetica
degli immobili.